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Come prepararsi alla prima vacanza in barca

Noi di Different Sailing A.S.D. siamo qui per venire in tuo aiuto con delle piccole pillole riguardanti la prima vacanza in barca; queste ti permetteranno di prepararti al meglio sia psicologicamente che organizzativamente.

Ecco a te il frutto delle nostre esperienze riassunte in paragrafi.

Innanzitutto, vogliamo rassicurarti: la barca è un luogo adatto a tutti; dalle personalità più dinamiche e coraggiose ai temperamenti più mansueti e tranquilli.

Ricorda però che, soprattutto in una barca, è indispensabile lo spirito di squadra e per questo sarà importante sapersi mettere un po’ in gioco e cimentarsi in nuove esperienze.

Se non sei disposto a vivere un’avventura non ha senso salire a bordo.

Un bravo marinaio sa che opinioni diverse sono sempre le benvenute e non è quasi mai sbagliato farne oggetto di confronto.

A volte è proprio il confronto che arricchisce il bagaglio della nostra esperienza e ci rende migliori.

Skipper

Innanzitutto, è giusto che tu sappia che non stai andando allo sbaraglio, il tuo Skipper si occuperà di coordinare le manovre e affidare un compito a tutti i presenti.

Sarà lui a prendere le decisioni migliori e placare dissapori nell’equipaggio.

Sarà importante affidarvisi in tutto e per tutto (lui sa cosa fare) ed evitare ammutinamenti.

Dormire in barca

prima vacanza in barca1

Dormire cullati dalle onde…

Una volta a bordo per prima cosa verrete portati nella vostra cabina, in base alla barca scelta; in cabine separate nelle barche di maggiori dimensioni o in ambiente unico negli scafi più piccoli.

Ogni membro dell’equipaggio DEVE portare con sé tutto il necessario per dormire: biancheria e asciugamani personali, ossia lenzuola e federe o sacco a pelo, oppure può assicurarsi con lo skipper che sia possibile NOLEGGIARLE.

Andare in Bagno

Ma dove vado in bagno?

Sui bagni in barca girano tantissime storie e leggende.

È ovviamente più piccolo di un normale bagno di casa ed ha un funzionamento totalmente diverso e per questo bisogna avere alcune accortezze.

Solitamente vi sono 2-3 o 4 bagni per ogni barca (non ad uso esclusivo della cabina) ma utilizzati da tutti i membri dell’equipaggio. L’unica regola di buon senso è che vanno tenuti “super puliti” (in ciascuna toilette saranno disponibili i prodotti per le pulizie).

Le tubazioni del sistema di scarico sono più piccole di quanto siamo abituati normalmente perciò bisogna evitare di intasarle gettando carta igienica o altri oggetti (da non buttare in mare ma in un apposito cestino).

L’acqua di mare viene richiamata ed eliminata per mezzo di una pompa (quasi sempre manuale) che scarica tutto all’esterno (se in alto mare) o in un serbatoio per acque nere (se in porto o entro le 3 miglia dalla costa).

Anche in presenza di pompa elettrica vale comunque lo stesso principio.

Sempre per ragioni di sicurezza, le valvole che permettono l’afflusso d’acqua (presa a mare) e lo scarico (scarico a mare), in navigazione devono essere sempre chiuse e aperte solo per il tempo strettamente necessario al loro utilizzo.

Nei porti sono spesso disponibili bagni privati in dotazione; di cui non possiamo garantire le condizioni igieniche.

Per questo motivo, pur sempre comodi e funzionali, consigliamo l’uso delle ciabatte.

Igiene Personale

prima vacanza in barca2

Ma ci si lava?

Tra le domande più frequenti, soprattutto dalle ragazze, c’è la preoccupazione di non potersi lavare i capelli ogni giorno ed essere sempre al top durante la prima vacanza in barca.

Relax!

È possibile farsi tranquillamente un paio di docce al giorno senza problemi con l’accortezza di consumare poca acqua.

Ti sarà possibile toglierti il sale di dosso e curare i tuoi capelli come faresti nel bagno di casa (senza trovarti con i capelli rasta a fine vacanza).

Puoi infatti utilizzare detergenti biodegradabili per non inquinare il mare.

E anche la doccia è vista mare!

Il metodo più diffuso prevede un primo insaponamento in barca, un bel tuffo per stupire i tuoi amici e sciacquarti il sapone, e infine un risciacquo finale con l’acqua dolce e calda del doccino esterno.

Se sei schizzinoso e preferisci maggiore intimità puoi usare uno dei bagni sottocoperta; ricordati di asciugare per bene tutto quando hai finito e non usare troppa acqua.

A seconda dell’area in cui si naviga, effettuare un rifornimento di acqua può essere difficoltoso ed è probabile perdere mezza giornata di vacanza per effettuare un rifornimento non previsto.

Per questo è fondamentale economizzare l’utilizzo dell’acqua per evitare soste di rifornimento non pianificate.

Mal di Mare

Quando si effettua la prima vacanza in barca le sensazioni che si provano possono essere contrastanti.

Sei lontano da tutto ciò a cui sei più abituato, il tempo si dilata, i rumori sono amplificati e la barca e le onde sono i tuoi nuovi compagni di avventura.

Si è in continuo movimento dondolato dalle onde del mare.

Per chi non è abituato può essere spaventoso e debilitante, ma è del tutto normale… dovrai solo abituarti un po’ e vedrai che non vorrai più scendere.

Tutti abbiamo sofferto almeno una volta di mal di mare (anche i più esperti marinai).

Non vergognartene e non aver paura di essere giudicato, il tuo skipper sa cosa stai passando e saprà darti dei consigli adatti alla situazione.

Per comprovata esperienza personale ti possiamo dire che braccialetti e Travelgum sono quasi sempre inutili; ti consigliamo XAMAMINA 50 mg se soffri o sospetti di soffrire il mal di mare, oppure Valontan 100mg.

Molti di questi farmaci devono essere assunti un paio d’ore prima della navigazione (altrimenti non hanno alcun effetto) e fai attenzione perché questi farmaci possono indurre sonnolenza.

Chiedi ovviamente consiglio al tuo medico e farmacista che saprà consigliarti al meglio.

Tra marinai, come in tutte le famiglie tradizionali, ci sono i famosi “rimedi della nonna”; c’è chi dice di mangiare acciughe salate, chi preferisce bere succo di limone e chi si limita a fissare un punto e sperare che passi… se non riesci a trattenerti… ricorda di rimettere sottovento. ?

Noi ti consigliamo innanzitutto di coprirti e di rimanere in gruppo; se ti senti male delega le tue mansioni a chi si sente meglio (anche per evitare spiacevoli regalini in giro per la barca), evita di mangiare troppo e opta per cibi solidi e salati (soprattutto per colazione).

Se preferisci puoi provare a sdraiarti e tenere gli occhi chiusi per un po’ in attesa che passi la sensazione di malessere.

Ricorda che la parte centrale della barca è la più stabile e risente meno dell’azione delle onde.

Maltempo

prima vacanza in barca maltempo

Sopravvivremo al maltempo?

Può capitare di incontrare un po’ di mal tempo (non di rado capita nella prima vacanza in barca).

Ma sei in buone mani.

Sarà premura dello skipper informarsi riguardo le previsioni meteo ascoltando i bollettini e gli avvisi alla radio di bordo (o anche osservando il cielo e il barometro).

Se le condizioni dovessero essere proibitive sarà a discrezione dello skipper decidere se rimanere in porto piuttosto che affrontare un mare impraticabile.

In tal caso sarà buona norma per l’equipaggio accettare questa decisione e sfruttare questo tempo per conoscersi meglio e rafforzare lo spirito di gruppo.

RICORDA: Il buon marinaio la burrasca la passa all’Osteria!

Se il tempo lo permette si potrà scegliere di visitare una delle città portuali o in alternativa verranno trovati modi divertenti e nuovi per intrattenersi; la festa non finirà per due gocce di pioggia!

Oppure per imparare qualcosa di più sulla vela dallo skipper, con un corso di nodi o di termini nautici.

Ma soprattutto, se le condizioni non sono proibitive, si può fare tutto anche con un po’ di pioggia…navigare, fare il bagno in rada, e godersi un po’ di fresco sotto il tendalino attendendo che spiova.

In caso di cattivo tempo ogni skipper ha regole ben precise a cui attenersi e sarà lui a guidare il gruppo nel modo più rilassato e divertente possibile.

Mangiare in Barca

Moriremo di fame durante la nostra prima vacanza in barca? cosa si mangia? chi cucina?

Sfatiamo subito uno dei grandi miti tra i neofiti… in barca non sentirai la fame come un naufrago e non dovrai cacciare il cibo per sopravvivere. Puoi rilassarti!! Certo capiterà di mangiare pesce appena pescato ma sarà un lusso e non un’esigenza.

Le nostre barche sono tutte munite di una cucina a gas, un forno, un lavandino con acqua dolce e tutti gli utensili del caso; ovviamente gli spazi sono quelli che sono e bisogna farseli bastare.

La dispensa è comunque ben fornita e in frigorifero non mancheranno certo birre fresche, verdure, formaggi etc…

La bellezza di una avventura di questo tipo è che si cucina tutti insieme e, se vi sono appassionati a bordo potrebbe anche scapparci una sfida alla Masterchef, di cui potrai solo beneficiare; spesso e volentieri capita di fare molti spuntini e aperitivi (soprattutto in vacanza).

Insomma, in barca si mangia e si beve (tanto e bene), il tutto obbligatoriamente vista mare (e che vista!!).

Cosa aspetti? Noi non vediamo l’ora di averti a bordo.

Ti assicuriamo che sarà un’esperienza che ti porterai dietro tutta la vita e speriamo che vorrai ripeterla prima possibile.

Siamo arrivati al termine. Ci auguriamo di aver chiarito tutti i tuoi dubbi.

Tutto ciò di cui abbiamo appena parlato ti verrà ricordato nei giorni pre-imbarco ed illustrato dallo skipper durante il breefing iniziale una volta a bordo.

Se vuoi informazioni su cosa portare per la tua prima esperienza in barca a vela (e in generale) leggi il nostro articolo dedicato.

Per acquisire una confidenza ancora superiore e una dimestichezza non indifferente per barche a vela o a motore, dai un’occhiata ai nostri corsi; diventa un esperto della barca e stupisci i tuoi amici.

Scoprirai che la barca a vela è più di una vacanza …è un modo di vivere!

Hai qualche altro dubbio? Controlla sé ti abbiamo risposto in un altro articolo.

Per informazioni sui corsi o sulle nostre offerte mandaci una mail all’indirizzo info@differentsailing.it; un membro del nostro staff sarà a tua disposizione per qualsiasi chiarimento.

Damien Seguin

Oggi vogliamo parlarvi di un uomo a dir poco eccezionale, sia dal punto di vista umano che atletico: Damien Seguin.

Nato il 3 settembre 1979 a Briançon (Alte Alpi), Damien è uno skipper francese pluripremiato di fama mondiale. La sua carriera sportiva ha davvero dell’incredibile.

Il 41enne francese è nato senza mano sinistra, ma questo non gli ha impedito di seguire il suo sogno e distinguersi sia nella vela paralimpica che nelle regate d’altura.

Sposato con due figli, Ethan e Marjane, Damien non ha mai mollato e ha dimostrato al mondo che un handicap non può essere un motivo per escludere un atleta da una competizione.

Discriminato molte volte per la sua disabilità, Damien è riuscito a distinguersi anche nel dominio dello sport normodotato.

Nel 2010 è il primo disabile a partecipare alla Route du Rhum e oggi è il primo disabile nella storia a partecipare ad un Vendée Globe (il vertice delle regate in solitario senza sosta né assistenza).

Biografia

All’età di 10 anni, Damien ha il suo primo incontro con la vela alla Route du Rhum: la regata di yacht tra Saint Malo, Bretagna, Francia e Pointe-à-Pitre, Guadalupa, Francia; da quel momento non riesce a pensare ad altro.

Chiede ai suoi genitori di prendere lezioni di vela e comincia l’avventura. Dopo varie occasioni, nel 2002 scopre la vela paralimpica, due anni dopo vince i suoi primi Giochi ParalimpiciIi, il primo oro ad Atene.

Oggi, con cinque titoli mondiali alle spalle, l’uomo che ha passato la vita a convincere il mondo dello sport che il suo handicap non è un ostacolo, ha tagliato il traguardo al 6° posto della più ardua tra le sfide nel mondo delle regate d’altura: il Vendée Globe.

Determinato e costantemente impegnato per eccellere, Damien non mette da parte il suo impegno per rendere la pratica sportiva un mondo aperto a tutti e supportare l’uguaglianza tra persone meno abili e persone abili.

Il Gruppo APICIL ed i suoi membri e Intégrance Mutual Insurance, specialisti nel supporto di persone meno abili e non autosufficienti, hanno scelto di affiancare lo skipper in questa grande sfida.

A suo agio in questa gara interplanetaria, Damien ha anche fatto quindi brillare molto forte il messaggio di inclusione e sostegno delle persone meno abili che sostiene da anni e che ha voluto portare in giro per il mondo con il Gruppo APICIL.

Carriera

Elencare tutti i suoi successi sarebbe davvero una impresa impossibile.

Seguin è detentore di una tripla medaglia paralimpica nel 2.4mR disabili: medaglia d’oro ad Atene 2004 e Rio 2016 e argento a Pechino 2008.

Nel 2012 è il portabandiera francese alle olimpiadi di Londra dove, tra i normodotati, arriva 4° e ritrova il podio con il 3° posto ai Campionati del Mondo 2014.

Diventa così detentore di ben cinque titoli mondiali in questa disciplina.

Dopo i successi ottenuti dalla vela paralimpica decide di tentare le regate d’altura con l’ambizione di entrare nel circuito dei grandi navigatori; non è stato facile.

Nel 2005 prova per la prima volta l’iscrizione al Solitaire du Figaro (yacht monotipo di 10,20 metri lunghezza con l’imbarcazione scelta per il campionato francese Elite Offshore Racing) ma viene rifiutato proprio per la sua disabilità, riesce ad entrare l’anno dopo.

Lo skipper è poi passato alla vela oceanica a corto raggio nella Classe 40 (monoscafo lungo 12 metri), gareggiando in una serie di gare con passaggi transatlantici e nel 2010 è il primo disabile a partecipare alla Route du Rhum che tanto lo aveva affascinato da bambino, replicando il sogno nel 2014.

Nel 2011 arriva 2° alla Transat Jacques Vabre, in coppia con il suo caro amico Yoann Richomme.

Nel 2017, l’anno dopo il secondo oro paralimpico, vince il Tour de France a vela e nel 2018 entra nel circuito Imoca 60 (una barca a vela da regata la cui classe è riconosciuta dalla International Sailing Federation), quello del Vendée Globe.

Determinato e costantemente impegnato per eccellere, l’uomo che ha passato anni a convincere gli altri che il suo handicap non è un ostacolo nel partecipare ad alti livelli dello sport normodotato, ha portato a casa un grande risultato, guadagnando il 6° posto a questo Vendée Globe 2020.

Nell’ultima regata in solitario intorno al mondo senza scalo o assistenza, Seguin è il primo disabile nella storia a parteciparvi oltre che a tagliare il traguardo in una posizione davvero eccellente.

Paralimpiadi

Seguin è detentore di una tripla medaglia paralimpica nel 2.4mR disabili: medaglia d’oro ad Atene 2004 e Rio 2016 e argento a Pechino 2008; è quinto campione del mondo in questa disciplina.

Regate oceaniche

Damien Seguin1

Damien non si è mai fermato, si è lanciato nelle regate oceaniche: prima nel Solitaire du Figaro nel 2006, poi nella Class40.

Con due partecipazioni in solitaria nella Route du Rhum (rotta del Rhum) dove arriva 10° nel 2010 e 8° nel 2014 e un 2° posto nella Transat Jacques-Vabre 2011 (rotta del caffè) con il suo amico Yoann Richomme, ha raggiunto traguardi che sembravano innarrivabili.

Dopo aver vinto il Tour de France della Vela nel 2017 con i colori della Française des Jeux, si imbarca nel progetto Vendée Globe nel 2018, rilevando l’ex DCNS di Marc Thiercelin per ottimizzarlo per il 2020.

A bordo della stessa, si classifica 6° nella Route du Rhum del 2018 e 14° nella Transat Jacques Vabre del 2019, sempre con Yoann Richomme.

Vendèe Globe

Seguin è un solitario tra i solitari e la sua storia è del tutto eccezionale anche tra persone già eccezionali per definizione come i navigatori solitari d’altura.

Nel 2018 Seguin entra nel circuito Imoca 60 (una barca a vela da regata la cui classe è riconosciuta dalla International Sailing Federation), quello del Vendée Globe.

Il Vendée è una competizione considerato il vertice delle regate in solitario, si tratta di una regata in solitario intorno al mondo senza scalo o assistenza. Oltre ad essere primo disabile della storia a partecipare ad una competizione di questo tipo, Damien non è il tipo cui basta partecipare.

Decide di partecipare con una barca senza i foil: le ali che fanno volare le barche moderne da qualche anno anche nel giro oceanico.

Seguin taglia il traguardo al 6° posto, contro l’italiano Giancarlo Pedote, a Les Sables d’Olonne nella mattina del 1/02/2021. Il solitario completa un eccezionale tour mondiale che lo pone come rivelazione di questa nona edizione!

A bordo di una barca usata, messa in acqua dal 2008, consigliatagli dal suo amico Jean Le Cam, anche lui al Vendée (su Yes We Cam!).

Ha dimostrato che non solo questa è una competizione in cui c’è spazio per atleti disabili ma anche che non è la disabilità la battaglia più dura da superare in una regata di questo tipo.

Curiosità

Superato il traguardo del Vendée le parole di Darmien sono queste:

“Devi superare te stesso prima ancora di fare il Vendée Globe, quindi sì, il Vendée Globe riguarda il superamento di te stesso. Andremo alla ricerca di risorse inaspettate. Non è per niente che si dice che sia l’Everest dei mari. Devi davvero andare lontano. È una cosa pazzesca!”.

Lo skipper di APICIL Group ha sicuramente illuminato questo Vendée Globe con le sue prestazioni sportive ma anche con la sua personalità giocosa, e porta a casa questa sfida con entusiasmo, invidia ma anche con grande umiltà.

Sul suo blog, pubblicato dal sito della regata, Seguin scrive:

“Inseguo un sogno. C’è qualcosa di cui essere soddisfatto di quello che faccio”

. . . forse è molto più di qualcosa.

Seguin ha rivoluzionato totalmente il mondo della vela; nessuno oserà mai più rifiutarsi di accettare un disabile in una competizione perché chissà, magari avevano di fronte il nuovo Darmien Seguin.

Titoli

Damien Seguin2

2021 – 6th – Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne – Retired

2020 – 10th – Défi Azimut

2019 – 5th – Transat Jacques Vabre

2019 – 1st – Disabled Sailing World Champion – 2.4m Class

2019 – 16th – Rolex Fastnet Race

2019 – 14th – Défi Azimut

2019 – 11th – Bermudes 1000 Race

2018 – 6th – Route du Rhum

2018 – 4th – Dhream Cup 700

2018 – 3rd – Bermudes 1000 Race

2017 – 1st – Tour de France à la Voile

2016 – 2nd – Disabled Sailing World Champion – 2.4m Class – Medemblik, NED

2016 – 1s – 2.4 Metre – 2016 Rio Paralympic Games Sailing Competition – BRA 

2015 – 1st – Disabled Sailing World Champion – 2.4m Class – Melbourne, AUS

2014 – 3rd – IFDS Combined World Championships – Royal Nova Scotia Yacht Squadron, CAN

2014 – 8th – Route du Rhum

2013 – 3rd – IFDS Disabled Sailing World Championships – Kinsale, IRL

2012 – 4th – 2.4 Metre – 2012 London Paralympic Games Sailing Competition – Weymouth and Portland, GBR

2012 – 1st – IFDS Disabled Sailing World Champion – 2.4m Class – Florida, USA

2011 – 2nd – Transat Jacques-Vabre

2011 – 7th – 2.4 Metre Disabled Men IFDS Disabled Sailing World Championships – Weymouth, GBR

2010 – 5th – 2.4 Metre Disabled Men IFDS Disabled Sailing World Championships – Medemblik, NED

2010 – 10th – Route du Rhum

2008 – 2nd – World Championship 2.4 Metre

2008 – 2nd – 2.4 Metre – 2008 Beijing Paralympic Games Sailing Competition – CHN

2007 – 1st – IFDS Disabled Sailing World Champion – 2.4m Class – Rochester, USA

2005 – 1st – IFDS Disabled Sailing World Champion – 2.4m Class – Sonderborg Yacht Club, DEN

2004 – 1st – 2.4 Metre – 2004 Athens Paralympic Games Sailing Competition – Aghios Kosmas Olympic Sailing Centre, GRE

2003 – 2nd – IFDS Single Person Keelboat World Championship – 2.4m Class

2003 – 2nd – 2.4 Metre World Championship – Kieler Bay, GER

2002 – 2nd – IFDS Disabled Sailing World Championships – 2.4m Class – Medemblik, NED

2001 – 27th – Formula 18 World Championship – Parkstone YC, Poole, GBR

2000 – 30th – Formula 18 World Championship – Erquy, FRA

1999 – 45th – Tornado World Championship – Vallensbaek, DEN

1998 – 2nd – Hobie 16 – Youth World Championships – Sotogrande, ESP

Consigli per la prima vacanza in barca

La vacanza in barca a vela, o a motore, non è un’esperienza come le altre e per questo può incutere timore e immaginiamo che prima di imbarcarti tu abbia molte domande a riguardo.

Stai tranquillo! È più che normale avere dubbi e non sapere da che parte iniziare. Ed è qui che veniamo noi in tuo aiuto.

Spazi Stretti

Quando ci si trova in spazi stretti con persone che non si conoscono è necessario che ognuno dia il suo contributo e che le mansioni vengano suddivise equamente tra i navigatori.

In quel periodo sarete tutti, appunto, “sulla stessa barca” e perciò sarà indispensabile comportarsi da buoni coinquilini, uno per tutti e tutti per uno.

Sarà necessario lavare i piatti, cucinare, sistemare e tenere in ordine, aiutare durante le manovre e molto altro… ma in una vacanza è molto semplice che si creino situazioni di stallo che è invece meglio evitare; è necessario mantenere un sano spirito di squadra.

Quando vi sono persone particolarmente pigre oppure ostili vedrai che sarà premura dello skipper far da paciere e stimolare la partecipazione attiva di tutti (sperando che non ce ne sia mai bisogno).

Anche per questo la barca a vela è un posto per tutti. Proprio come in una convivenza ci si compensa in base alle proprie attitudini e potrai imparare cose che non sapevi fare o potrai insegnare ai tuoi compagni ciò che sai.

Un po’ di spirito di adattamento e la volontà di mettersi in gioco sicuramente non guasterà.

Prima di passare al prossimo punto dobbiamo farti una paternale… Attenzione agli spazi in comune!

Proprio come quando si è alle prime armi di una convivenza capita di spargere i propri effetti personali ovunque anche in barca; come possiamo evitarlo? Facendo attenzione.

Non lasciare i tuoi oggetti sparsi in giro (anche perché potrebbero bagnarsi o essere spostati da altri) e cerca di portare solo lo stretto indispensabile ed evitare valige rigide (difficili da stivare) prediligendo borsoni morbidi facili da piegare.

In questo modo sarà più semplice per tutti tenere in ordine.

Abbigliamento

prima vacanza in barca a vela1

Abbiamo già detto di optare per un borsone morbido e facilmente ripiegabile per ottimizzare al meglio lo spazio. Passiamo ora all’abbigliamento.

Durante la tua prima vacanza in barca a vela non ti servirà essere alla moda (non necessariamente) ma è necessario essere pratici e funzionali.

Dobbiamo infatti prepararti a tutte le evenienze; sia che tu stia viaggiando di estate che di inverno.

Inutile dire che sarà necessario in entrambi i casi essere muniti di occhiali da sole ed eventuale cappellino protettivo dato che in mare aperto non abbiamo coperture dalla radiazione solare; nonché tutte le varie creme del caso.

Un K-way e/o una giacca impermeabile/antivento potrebbero tornarti davvero utili; anche se il tuo skipper si occuperà di controllare tutte le indicazioni meteo e metterti al corrente di temperature e venti.

Anche un paio di pantaloni lunghi potrebbero aiutarti a soffrire meno il freddo (e al massimo li avrai portati in vano).

Per il resto potete portare ciò che più vi fa sentire a vostro agio (sempre evitando di portare tutto l’armadio) ricordando che solitamente di giorno si sta in costume (al massimo si indossa un pareo o una maglietta) e la sera, che fa più fresco, ci si copre per stare in barca o si scende per fare festa.

In somma sbizzarritevi con i costumi più colorati e divertenti che avete, per le donne i vestiti leggeri sono un cult giocando sui tessuti che più preferite (e che ingombrano il minor spazio possibile), per i maschietti consigliamo il lino che ha sempre il suo fascino e comodità.

Va bene portare qualche cambio ma nessuno si scandalizzerà nel vedervi con lo stesso costume del giorno prima (o dell’ora prima); fai attenzione a portare abiti idonei alle temperature.

Per le scarpe è necessario aprire una parentesi a parte. Ti serviranno un paio di scarpette da usare SOLO sulla barca (suola liscia e bianca di gomma); per una questione di sicurezza e di mantenimento della pulizia della barca.

A bordo non sono ammesse ciabatte e calzini perché si scivola, ma si può camminare scalzi non preoccuparti, portale comunque in valigia per quando si usano i bagni del porto o si scende dalla barca (per sicurezza).

Ricordati un paio di scarpe per quando si scende per far serata. ?

Anche se stai optando per una delle nostre meravigliose vacanze estive porta con te anche una felpa o un cardigan per la sera, ti servirà a causa dell’umidità e ti aiuterà a completare il tuo outfit.

Accessori

Oltre ai vari cambi, biancheria etc… le domande frequenti riguardano gli ACCESSORI.

Partiamo da cosa NON si può portare a bordo:

Oltre alle valige rigide o con rotelle di cui abbiamo già parlato abbondantemente non sono ammessi a bordo phon e piastre per capelli (al massimo uno per tutta la barca da utilizzare solo in pontile, si deciderà insieme al gruppo), anche perché dove non arriva l’uomo ci pensa la natura, e non sono ammessi ombrelli, che oltre ad essere inutili portano anche sfortuna.

Basta fare un po’ di attenzione a cosa ci può tornare utile e possiamo realmente usare a bordo.

Tieni a mente che in barca acqua ed elettricità sono risorse importanti e limitate e, lontano dai porti, è bene farne un uso parsimonioso.

Non bisogna lasciarsi andare al timore diffuso di restare senza elettricità.

L’elettricità è limitata non inesistente.

Le barche a vela di oggi non sfruttano solo il vento ma hanno anche degli impianti di alimentazione per luci, frigoriferi e prese di corrente; non morirete di certo.

Si possono usare carica batterie per cellulari e macchine fotografiche (con presa da accendisigaro 12Volt); che possono essere usati anche senza essere ormeggiati, quando si usa il motore o durante una veleggiata.

È decisamente consigliata una Powerbank da almeno 10000 mAh.

Mentre in porto, se presente la colonnina, l’impianto della barca viene collegato ad una normale presa a 220V per ricaricare le batterie, in navigazione o all’ancora le batterie sono ricaricate dal motore o, se presenti, pannelli solari o generatore diesel.

I pannelli sono più ecologici ma di capacità limitata.

La connessione internet non è sempre disponibile (tranne nelle baie) oppure dipende dalla distanza dalla costa.

È anche questo il bello; sarà il modo perfetto per disintossicarsi dai social-media per qualche ora.

Per quanto riguarda l’acqua è importante evitare gli sprechi; tenere i rubinetti aperti solo lo stretto necessario e tenere un flusso basso.

Risparmiare acqua permetterà una autonomia maggiore lontano da porti e marine.

In un altro articolo abbiamo parlato delle buone pratiche di consumo per quando ci si lava e quando si va al bagno.

In mare aperto avrai bisogno di un beauty con tutto l’occorrente per la tua igiene e salute; può salvarti la vita.

Le creme solari sono FONDAMENTALI; purché non siano oleose o sintetiche (per evitare spiacevoli capitomboli e inquinare il meno possibile i nostri mari) puoi portare quella che più risponde alle tue esigenze annesse di relative creme doposole o per le scottature.

I medicinali, anche quelli meglio averli a disposizione per ogni evenienza.

Consigliamo di portarti gli antidolorifici che usi solitamente, collirio, farmaci per contrastare il mal di mare (chiedete al farmacista, in base al vostro grado di tolleranza, secondo la nostra esperienza i migliori sono xamamina e Valontan.

Se soffrite il mal di mare, per esperienza, non vi fidate di rimedi naturali e braccialetti (a meno che il mare non sia quasi calmo) farmaci per l’acidità di stomaco e contro le allergie che conoscete (da comunicare rigorosamente allo skipper prima dell’imbarco).

Tieni presente che a bordo di ogni imbarcazione è presente una cassetta di pronto soccorso.

Porta con te un accappatoio o un telo mare, che eventualmente potrai usare per la passeggiata barca-doccia e viceversa.

Capiterà di fare escursioni a terra o attività varie organizzate per la vacanza (e di cui avrai tutti i dettagli prima di partire) perciò porta con te uno zainetto con dentro il necessario.

Curiosità

prima vacanza in barca a vela2

Il mondo della navigazione è un mondo di tradizione e superstizione.

Quando sei a bordo ti consigliamo di adottare qualche accortezza:

  • Evita il colore verde, è il colore della terra;
  • Non fischiare MAI a bordo, il fischio equivale a sfidare venti e maree attirando le intemperie e le tempeste più terribili;
  • Non portare ombrelli a bordo;
  • Non ti capiterà ma se dovessi averne bisogno non cambiare MAI il nome alla barca senza i dovuti scongiuri (la polena, battezzata con il nome della barca, un tempo era l’unica donna permessa a bordo, per gelosia, essa avrebbe potuto colare a picco la nave);
  • Non parlare di conigli, rosicchiano la barca e sono antipatici;
  • Non portare banane a bordo.

Chi più ne ha più ne metta!!

 

 

Siamo arrivati al termine. Ora sai cosa portare con te?

Ci auguriamo di aver chiarito tutti i tuoi dubbi. Ma in ogni caso

Tutto il materiale da portare in barca ti verrà ricordato nei giorni pre-imbarco e, in caso tu ti sia scordato qualcosa, speriamo che a bordo ci sia qualcuno pronto a venire in tuo soccorso.

Se vuoi indagare sulle buone pratiche di convivenza da attuare in barca leggi il nostro articolo dedicato.

Per acquisire una confidenza ancora superiore e una dimestichezza non indifferente per barche a vela o a motore, dai un’occhiata ai nostri corsi (link); diventa un esperto della barca e stupisci i tuoi amici.

Scoprirai che la barca a vela è più di una vacanza …è un modo di vivere!

Hai qualche altro dubbio? Controlla tra se ti abbiamo risposto in un altro articolo.

Per informazioni sui corsi o sulle nostre offerte mandaci una mail all’indirizzo info@differentsailing.it; un membro del nostro staff sarà a tua disposizione per qualsiasi chiarimento.